mercoledì 18 settembre 2013

Persone

C'è l'infermiera della asl, quella che fa il prelievo senza farti male, che ti dice: "signora, ma lei non aveva un bel pancione? Come sta?". Le rispondi... E vedi l'imbarazzo... Ma sorridi. "Eh, signora...non si preoccupi, era una domanda legittima ". C'è la cassamortara che non paga il condominio e le hanno fatto un'ingiuzione di pagamento, e lei dice che l'amministratore è un verme. C'è il pittore del palazzo che ha la broncopolmonite, ma sembra sia uscito dall'ospedale.

Sono in fila all'agenzia delle entrate.

C'è una signora davanti a me che piange, deve fare una successione, e la sua amica, appena diventata nonna che prova a consolarla. "Il destino non si può fermare" dice. "È la vita", dice. Ma la signora continua a piangere e vedo in quello che dice la voglia di cambiare discorso, di cercare di portare l'amica a parlare del nipotino appena nato. È prematuro, ma sta bene. E giù i discorsi sulle rispettive gravidanze, vissute almeno 20 anni fa. C'è un vecchio che prova a passare avanti facendo il simpatico con un'impiegata. C'è la gente in fila... Ma io sono seduta, sono qui da mezz'ora e l'ufficio ancora non apre, ma ho il numero 3. Mi sento felice. Sia del numero guadagnato, sia della serenità interiore. Sono uno spettatore sopra le parti.

Sono sopra alla mia vita. Ieri sera ho riso di gusto con Andrea mentre preparavano la cena, e vedevo nel suo sguardo la stessa serenità. Ce  lo meritiamo amore mio. Siamo ancora insieme, ancora uniti. Ancora vivi.

Aprono l'ufficio. Ora tocca a me. Silvia ha ricominciato a vivere, oltre il dolore.

venerdì 13 settembre 2013

Aria nuova

Hai sentito che aria fresca? Quasi "fredda"... quella che ti spinge a cercare la felpa, perché "Oh, io c'ho freddo".

Ho rimesso i fiori in terrazzo, quest'estate ho perso molti degli acquisti primaverili...molte piante si sono suicidate, altre hanno patito la sete (colpa dell'impianto di irrigazione che non è partito nell'unica settimana in cui lo avevamo messo...). Per cui, TODO NEW.

Ciclamini nel terrazzo delle camere (le surfinie Alby, Andrea e Silvia sono andate...) ma questa volta non gli ho dato i nomi... pansè in quello del soggiorno.

Come ogni anno vale il principio "Organizzatevi", ovvero "io vi sosterrò ma cercate di fare da sole". Qualcosa succederà, di solito sono brave piantine e si organizzano bene, complice la pioggia autunnale e invernale.

I gatti cominciano ad annusare l'aria e a fare qualche starnuto... e io già penso al camino da accendere.

Lo ammetto, sono una di quelle che quando è freddo dopo il piacere dei primi giorni rimpiange l'estate, e quando è caldo (troppo) brama il freddo dell'inverno. Sono un'italiana media, insomma.

In questo nuovo equilibrio, guadagnato a fatica, inizio a muovere qualche passo. Peccato gli incubi notturni... quelli ogni tanto tornano a ricordarti tutto. Sono due mesi che non vado da Alby. L'ultima volta è stato il 13 luglio. Da mio padre ci sono andata due volte in questi due mesi.

Da Alby non vado perché mi sento paralizzata... Da mio padre perché vedere il suo nome è una pugnalata ogni volta... lacrime copiose scendono ogni giorno, e vedere quella lapide mi indurisce il cuore. Eppure lo sogno spesso ed ogni volta è con noi, mi ha persino detto in sogno che lui è con noi, sempre. E ci credo.

Così capita anche che ci parli... che pensi alle risposte che darebbe se stessimo facendo qualche discorso di quelli che facevamo quando eravamo a tavola, o in macchina...

Mi sento vestita di una grande malinconia. Per tutto quello che ho vissuto.

Senti che aria fresca? È aria nuova, più leggera. Respiriamola ancora.

giovedì 5 settembre 2013

Ho ricominciato a contare...

Conto i giorni, le ore... non faccio che ripetermi che a breve sarà un anno.

So che non dovrei... ma lo faccio. Conto i mesi del dolore che ho vissuto, conto le ore della mancanza di mio padre. Conto i miei anni e me ne sento tanti di più.

Conto gli amici rimasti, quelli nuovi e quelli persi. Conto i giorni che arriveranno...

I giorni della mia rinascita.

Conto e penso alle statistiche... quanto penso alla statistica in questo momento... i sondaggi mi sono sempre piaciuti, e i numeri delle percentuali anche. Io sono rientrata nella percentuale bassa un anno fa... passati i 3 mesi il rischio di aborto si riduce...ma non si azzera.


La vita è una scommessa...quante volte l'ho detto. Ma la vita è anche tante altre cose.

Conto quello che è rimasto di una me di qualche mese fa, conto le lacrime versate... tante, troppe.

Conto i sorrisi... pochi. Ma non zero.

Zero è solo quello che ho tra le mani ora... anche se in tasca ho la speranza che cresce. Non è zero nemmeno quella, per fortuna.

La verità è che io ho paura di provare ad essere felice. Io ho paura.

Come se ad esserlo, o solo a pensarlo potesse arrivare di nuovo dolore... mi sento come quei cani che hanno subito violenza e che se ti avvicini per accarezzarli abbassano la testa chiudendo gli occhi... è una carezza, ma loro temono uno schiaffo.

Chi ti dice che sarà una carezza?

Ma non è detto nemmeno che sia uno schiaffo... a volte quello che conta davvero è il coraggio.

1, 2, 3 mi butto. Io ci provo.

Alby, ti porto nel cuore, ogni giorno, ogni secondo.