giovedì 18 luglio 2013

sogni

Con il caldo che imperversa, con la tranquillità delle giornate che scorrono...vi penso amiche di Blog... penso ai 3 piccoli pinguini, penso a chi ha deciso di abbandonare una strada e di prenderne un'altra, penso a chi si è davvero stufata e grida la sua rabbia, a chi ha bisogno di allontanarsi dalla realtà che la circonda per riscoprirsi viva di nuovo dopo aver attraversato tanto dolore così simile al mio, penso a chi sta per fare un viaggio a Praga con una valigia carica di speranza e un cuore grande, a chi è andata a Firenze e spera che i cosi neri diventino bimbi veri.

Penso anche a chi un blog non ce l'ha.

In ogni caso vi penso. E spero che tutto vada come desiderate.

Fa caldo. I gatti in braccio non sono piacevoli, ma sono i miei gatti e li amo.

Penso a tutto quello che è successo.... penso a tutte le storie che si sono intrecciate in questi mesi.

Vi sono grata, e spero che i vostri sogni si avverino presto e  lo spero anche per me.






giovedì 11 luglio 2013

soffio di vento

sono giorni strani. Giorni di mancanza. Giorni di serenità recuperata a fatica.

Giorni che scorrono, uno dietro l'altro, lasciando poco spazio ai pensieri.

Una cosa però l'ho pensata in questi ultimi giorni...che sono quasi nove mesi.
Che ho vissuto quasi 9 mesi di gioia e ho vissuto 9 mesi di inferno. E ora? Lo so che avevo deciso di smettere di contare, lo so che non serve ma a me piace la simmetria delle cose e come lo yin e lo yang, come il pieno e il vuoto, come il giorno e la notte, siamo arrivati all'equilibrio dei mesi.

Il matrimonio è andato benissimo, se non fosse che mi sono incantata sulle manine di un bimbo... e ho avuto un flash, la manina di Alby, e ho pianto (avevo bevuto pure un po' ed ero "gioiosa"). Poi sono tornata in me. Però è così che va. È così che vivo e che vivrò. Continui attimi di dolore arriveranno a ferire... anche al mare avevo voglia di scappare... non facevo che guardare i bambini dell'età di Alby... e non facevo che sentirmi fuori posto, privata di qualcosa di tanto importante.

Così si va avanti. Al solito. Ingranando giorni buoni a giorni meno sereni.

La mancanza di chi ami arriva nelle piccole cose, le stesse che spesso mi hanno salvato. Così mentre esci da casa ti viene naturale affacciarti nello studio di tuo padre per lanciargli un saluto, o telefonare a casa e aspettarti che sia lui a rispondere.

Nei pensieri spesso mi sono persa e negli stessi mi sono ritrovata.

Eppure c'è una cosa che non mi lascia mai...una cosa che mi permette di credere, di sperare, di vivere. Ed è l'amore. L'amore è in grado di farti fare tutto. L'amore per Andrea, per la mia famiglia...È quello che mi lega ad Alberto e a papà. È grazie a questo che sento di non essere sola.

Vi sembrerà sciocco quello che ho appena detto, ma se si prova ad "ascoltare" con il cuore si può fare tutto.  Sono giorni di "ascolto" quelli che sto attraversando.

E come dice questa candela regalata da Anto:



Sto bene. Sono in ascolto del vento.